L’indagine realizzata dall’Osservatorio Sanità UniSalute, in collaborazione con Nextplora, ha approfondito le opinioni e i comportamenti degli italiani in merito a quattro macro argomenti: prevenzione, cronicità e non autosufficienza, sanità integrativa, rapporto tra tecnologia e salute. Di seguito puoi consultare i dati emersi dall’indagine per ciascuna tematica analizzata.
 
                                    Un italiano su tre (31%) non si è sottoposto ad esami del sangue. Il 50% delle italiane sopra i 30 anni non ha svolto una visita ginecologica negli ultimi 12 mesi. Il 34% degli uomini italiani non ha mai svolto l’esame del sangue PSA. Il 41% non ha mai fatto un’ecografia all’addome.
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                                    Nel 58% dei casi gli italiani gestiscono a casa le cure dei familiari non autosufficienti. In oltre due casi su cinque badanti e infermieri vengono scelti attraverso il passaparola. Tecnologia ancora troppo poco utilizzata nella gestione delle patologie croniche: il 45% non sa cosa sia il telemonitoraggio.
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                                    Dopo un anno di pandemia il
                                        36%
                                        degli italiani sta valutando di dotarsi di una polizza sanitaria
                                        integrativa. 
                                    Per il 49% le polizze integrative sono un valido mezzo
                                        per
                                        difendersi dai costi alti. 
                                    Visite specialistiche, cure odontoiatriche e
                                        prevenzione: i servizi fondamentali che gli italiani
                                    chiedono alle polizze integrative.
                                
 
                                    Il 22% delle persone che ha
                                        vissuto l’isolamento domiciliare ha usufruito di servizi come la
                                        telemedicina o il videoconsulto.  Il 25% degli
                                    utilizzatori ha ritenuto questi strumenti indispensabili durante la
                                    quarantena. 
                                    Per due italiani su cinque (38%) la tecnologia (app e
                                        wearable) è una valida alleata per il controllo costante dello
                                        stato di salute.